Sapori d’Oriente

Sapori d’Oriente

L’alimentazione orientale, negli ultimi anni, ha affascinato moltissimo l’occidente,grazie soprattutto agli effetti benefici che questi cibi hanno sulla salute. Ad esempio, in Giappone, dove il consumo di pesce è cinque volte superiore a quello italiano, si è riscontrata una forte riduzione di mortalità legata a malattie cardiovascolari.

Tutto questo grazie all’alto contenuto di acidi grassi Omega 3 che controllano gli eccessi di trigliceridi e colesterolo, svolgono un’azione antinfiammatoria, antitrombotica e antiaging. Grazie alla straordinaria popolarità del sushi e alla diffusione dei ristorati giapponesi, oltre al pesce crudo anche le alghe hanno iniziato ad essere apprezzate e consumate. La varietà presente nei mari giapponesi è vastissima, il nostro paese ne importa solo pochi tipi, le più usate sono le kombu, le wakame, la spirulina, la nori.

Hanno il vantaggio di essere leggere e gustose, ricchissime in sali minerali, vitamine e antiossidanti. Un’altra grande ricchezza che arriva dall’oriente sono le radici con proprietà curative, come la curcuma e lo zenzero. La curcuma è l’ingrediente principale del curry indiano, usato per insaporire riso, carni e verdure.
Il principio attivo è la curcumina, un polifenolo di colore giallo, noto da millenni come antinfiammatorio e antiossidante.

Recentemente ne sono state studiate anche le proprietà antineoplastiche e neuroprotettive. Anche lo zenzero ha molte delle proprietà benefiche della curcuma ed è anche utilissimo nel contrastare le difficoltà digestive, la nausea legata al mal d’auto e alla gravidanza. L’ideale è insaporire i nostri piatti con queste spezie, con cumino, con semi di sesamo e di papavero: sono ottime e un’alternativa molto più salutare del sale.

L’alimento orientale più conosciuto è senza dubbio la soia: completa, digeribile ed estremamente versatile. Le proprietà benefiche di questa pianta si misero in luce notando minor incidenza di forme tumorali e problemi legati alla menopausa nelle popolazioni asiatiche, che si nutrivano prevalentemente di questo alimento. La soia si può consumare in mille modi: i germogli sono ottimi in insalata di verdure di stagione, il tofu è il formaggio dal gusto delicato, il tempeh è invece la carne di soia tanto usata dai vegetariani.

 La bevanda orientale per eccellenza è la Camelia Senensis, cioè il tè verde conosciuto già in Cina 3000 anni fa per le sue virtù.
I suoi principi attivi, polifenoli e catechine, sono antitumorali e antiossidanti molto superiori a vitamina C ed E.
Il tè verde è un alleato della linea: favorisce l’eliminazione dei liquidi, stimola il metabolismo e riduce l’assorbimento degli zuccheri!

Nella cultura e filosofia orientale l’alimentazione riveste un’importanza fondamentale nell’equilibrio tra corpo e mente. Se proviamo anche a piccoli passi ad avvicinarci a questo stile di vita, forse riusciremo a prenderci un po’ più cura di noi stessi!

Dottoressa Eleonora Turci