New York la Grande Mela

New York la Grande Mela

Ormai l’estate è finita e in men che non si dica arriveranno l’autunno e poi, poco dopo, il Natale tanto atteso.

Questo momento rappresenta per molti, me compresa, uno dei periodi dell’anno più belli e maggiormente amati e -come tutti sappiamo- si caratterizza da quella particolare magia che si avverte nell’aria, da quella straordinaria elettricità che avvolge la calorosa atmosfera natalizia!

Uno dei posti che amo di più visitare durante le festività natalizie, e dove torno ogni qual volta io ne abbia la possibilità, è la favolosa New York city!
Ebbene sì, la “Grande Mela”, la cupa “Gotham” o la sintetica “NYC”, chiamatela come volete ma si tratta di un posto che occupa un posto veramente speciale nel mio cuore.

New York city durante tutto l’anno è una meta di enorme fascino e normalmente trasmette una moltitudine di sensazioni contraddittorie e straordinarie, è una città dura e difficile ma contemporaneamente ricca di fascino e di poesia, un luogo dove la libertà diventa possibile, dove puoi re-incontrare (per modo di dire) Audrey Hepburn che osserva Tiffany mentre fa colazione e Marilyn a cui svolazza la gonna al passaggio della metro, dove la follia di Basquiat e Andy Warhol si incontrano sotto gli occhi di una città tutt’altro che attonita.

Proprio nello stesso posto, puoi mangiare l’aragosta del Maine e il panino a poco prezzo consumato in fretta per strada continuando a rincorrere i tuoi sogni. New York è John Lennon, Malcom X, la Beat Generation, il Grande Gatsby, il New York City Ballet, Cats e Wall Street.

A Natale a tutto questo si aggiunge una magia quasi fantastica, ed ecco che a Rockfeller Center arriva il momento dell’accensione dell’albero con le sue 30.000 luci e la stella di Swarowsky, con gli angeli dorati che fanno da sfondo alla pista ghiacciata per il pattinaggio che hanno adornato questa piazza già dal 1954.

Ecco l’inizio ufficiale delle feste, e il Natale a NYC è veramente un’esperienza unica, dalle luminarie di Dyker Heights a Brooklyn all’ atmosfera di gioia e di festa che trasuda dalle strade affollate piene di luci, di colori e se si è fortunati potrebbe anche iniziare a nevicare per incorniciare di bianco questa festa così sentita.

E per concludere l’anno in modo esagerato il Capodanno offre spettacoli pieni di vita, da Times Square con la sua sfera che dal 1907 attira lo sguardo di milioni di persone alla bella crociera sull’ Hudson che garantisce una vista sulla città incredibile, all’ One World Trade Center che offre un Capodanno più rilassato a Central Park dove in ogni angolo si possono trovare festeggiamenti a suon di musica dal vivo.

E perché non fare una passeggiata a mezz’aria nel parco pieno di arbusti, piante e chaisse longue della vecchia linea ferroviaria High Line? Da li si ammira Manhattan con una visuale veramente unica.

New York è libertà, è sogno, e come si vivrebbe senza un sogno? Questa città nasce per dimostrare che i sogni possono essere realizzati.

Come diceva Paolini durante un’ intervista nel 1966: <<E’ una città magica, travolgente, bellissima. Una di quelle città fortunate che hanno la grazia. Come certi poeti che ogni qualvolta scrivono un verso fanno una bella poesia.
Mi dispiace non essere venuto qui molto prima, venti o trent’anni fa, per restarci. Non mi era mai successo di innamorarmi così di un paese. Fuorché in Africa, forse. Ma l’Africa è come una droga che prendi per non ammazzarti, una evasione. New York non è una evasione: è un impegno, una guerra. Ti mette addosso la voglia di fare, affrontare, cambiare: ti piace come le cose che piacciono, ecco, a vent’anni…>>