L’Importanza della Vitamina D

L’Importanza della Vitamina D

Vitamina D e tumori: qual è il legame? A cura della Dott.ssa Dalila Miceli. La luce solare è vita; eppure, molto spesso, tale concetto viene sottovalutato.

Si pensa sempre al fabbisogno di cibo, all’importanza relativa all’assunzione di acqua e ci si dimentica di quanto la luce del sole sia essenziale per il nostro benessere. Il nostro corpo, infatti, ha dei fotorecettori che assorbono luce solare e sono presenti nei vasi, nel cervello, nella cute e negli occhi, quindi siamo degli esseri viventi che assorbono luce solare.

L’assorbimento di luce solare è un’assoluta necessità per il nostro organismo e determina diverse funzioni come attivare l’ossido nitrico; si tratta di una sostanza prodotta dai nostri vasi sanguigni che ha effetto vasodilatatorio (il che dimostra come d’estate si ha un fisiologico abbassamento della pressione arteriosa).
La Vitamina D viene comunemente chiamata vitamina ma è importante sapere che non lo è: la Vitamina D è un ormone.

Una vitamina è definita come un composto organico privo di funzione plastica o energetica, che svolge un ruolo essenziale per le funzioni vitali. Queste, sono presenti nelle cellule in tracce, e vengono assunte già preformate dall’organismo attraverso gli alimenti e la loro mancanza o carenza provoca l’insorgenza di malattie o disturbi del funzionamento cellulare.

La vitamina D viene prodotta dal nostro corpo quando la radiazione ultravioletta B, che è una radiazione molto calda e alle nostre latitudini ci raggiunge principalmente in estate, quando il sole è prossimo allo zenit; in questa situazione la radiazione colpisce la pelle e fa in modo che il 7-deidrocolesterolo (molecola precursore della vitamina D) sia convertita in previtamina D3 che, con successive conversioni spontanee, nelle ore successive, sarà messa in circolo.

Ha diverse funzioni tra cui regolare l’espressione del 3-4% del genoma umano; inoltre è essenziale per la stimolare la formazione del cervello. infatti, per la donna in gravidanza, è molto importante che i livelli di vitamina D siano adeguati per lo sviluppo cerebrale del feto; è stato dimostrato come la carenza di vitamina D possa essere associata ad autismo, schizofrenia e a disturbi dello sviluppo cognitivo e non solo.

Essa ha un’importante effetto antinfiammatorio e ridurre l’infiammazione sistemica è essenziale per ridurre il rischio di tumore.
La vitamina D è in grado di aumentare la capacità antiossidante, ha un effetto sull’attivazione dei sistemi di riparazione del DNA e quindi di protezione dai tumori.
Inibisce l’aromatasi che è un enzima attivo in menopausa che converte ormoni androgeni in estrogeni ed è presente nel tessuto adiposo. Per questo le donne obese o in sovrappeso o con un’importante circonferenza addominale in menopausa, vanno maggiormente incontro al rischio di contrarre tumore al seno; infatti, quando le ovaie si spengono, l’azione dell’aromatasi a livello del tessuto adiposo periferico determinerà un aumento dei livelli di estrogeni che aumenteranno il rischio di tumore al seno.

I ricercatori hanno iniziato ad osservare un gradiente nord sud di incidenza di tumori, arrivando alla conclusione che, ovunque al mondo ci sia più sole, minore risulta l’incidenza di tumori, hanno osservato anche una correlazione diretta fra la presenza di luce solare e l’incidenza di 19 tipologie di diversi tumori.

In studi scientifici di coorte, andando a dosare la vitamina D nel sangue si è visto che le pazienti che avevano elevati livelli di Vitamina D avevano una riduzione del rischio di tumore al seno del 72%. Altri studi confermano l’associazione della riduzione di tumore al colon e polmone con presenza di vitamina D superiore a 38ng/ml.
In una metanalisi, che fra gli studi scientifici è quello con maggior affidabilità, è stato rilevato che in situazioni in cui la vitamina D era stata somministrata per la riduzione del rischio di fratture, i pazienti hanno avuto una riduzione della mortalità per tumore (e per ogni causa).

È inoltre molto importante ricordare che la Vitamina D media l’assorbimento del calcio a livello intestinale, perciò è pressoché inutile somministrare e integrare calcio se non si ha un adeguato quantitativo di Vitamina D.
È quindi opportuno valutare i valori ematici di questa non solo in gravidanza o in menopausa ma durante tutto l’arco della vita.

 

Dott.ssa Dalila Miceli
Dottore in Igiene Dentale
Laureanda in Scienze della Nutrizione
Corso di Alta Formazione, in: “Health Sciences and Oral Hygiene. The Lifestyle Medicine:” con tirocinio formativo presso Harvard Medical School, Boston
Docente a Contratto Presso la Facoltà di Igiene Dentale, Università di Modena e Reggio Emilia dal 2013-2019.
Libera Professionista in Carpi e Modena.
dalila.miceli@gmail.com