Bernardino da Siena

Bernardino da Siena

ll Santo Patrono della città di Carpi è San Bernardino da Siena e si festeggia il 20 maggio. Nato a Massa Marittima , ora in provincia di Grosseto, nel 1380. Durante gli anni 1427 e 1428, predicò nella zona del Modenese, Guastalla, Correggio e presumibilmente a Carpi. Fu un instancabile predicatore, sacerdote italiano dell’Ordine dei Frati Minori. Rimase orfano molto piccolo e fu, poi, allevato dalle zie a Siena dove compì i suoi studi. Divenuto sacerdote a 22 anni, iniziò a predicare in tutta l’italia settentrionale e il suo operato fu un vero rinnovamento per la Chiesa cattolica. Nelle sue prediche puntava molto sulla devozione al Santissimo Nome di Gesù e, grazie a questo, il Cristogramma “JHS” (Jesus Hominum Salvator) entrò presto nell’iconografia comune.

Durante le sue prediche egli faceva baciare ai fedeli (pratica diffusasi nel medioevo) delle tavolette in legno sulle quali erano incise: il monogramma IHS sormontato da una croce, all’interno di un sole d’oro in campo azzurro che simboleggiava la divinità in mezzo all’umanità.

Nelle sue predicazioni, erano sempre in primo piano la lotta contro gli usurai e l’insegnamento dell’etica del commercio, in quanto, oltre alla vita spirituale, pose attenzione anche agli aspetti della vita pratica dei fedeli. Rifiutò il Vescovado per ben 3 volte per dedicarsi alla sua vocazione di missionario e, pur accettando incarichi di vario tipo, all’interno della chiesa, non smise mai di dedicarsi all’evangelizzazione. Nel 1444, nonostante fosse già molto malato, invitato dal Vescovo della città de L’Aquila, tentò di riconciliare le due fazioni che si affrontavano apertamente in città.

Morì il 20 maggio proprio a L’Aquila e si racconta che la sua barba continuò a sgocciolare sangue finchè le due fazioni non si furono riappacificate.

Fu canonizzato nel 1468 da papa Nicolò V. Il corpo è conservato a L’Aquila nella basilica a lui dedicata. La chiesa che porta il nome del Santo è situata nella attuale Via Alghisi.

Nel 1643, le autorità cittadine deliberarono di scegliere come patrono il predicatore San Bernardino, il cui ricordo era attestato dal moltiplicarsi del monogramma IHS sul fronte delle case, negli arredi delle chiese e nelle immagini devozionali.

E’ possibile ammirare di nuovo il busto reliquiario di San Bernardino da Siena, di cui si era persa la memoria .Si conosce l’esistenza di un busto seicentesco, che venne prelevato durante la confisca del regime della Repubblica Cisalpina nel 1797. Fino al 1832, veniva portato in processione un busto reliquiario in legno che già esisteva, ma il priore del tempo, Giuseppe Saltini, dette incarico a Prospero Gualtieri, di realizzare un nuovo simulacro. Il busto conteneva in una apposita teca, situata nel piedistallo, la sacra reliquia del Santo, che venne utilizzato fino al 1855, quando venne sostituito da un busto in argento. Del busto in legno, si persero le tracce, ma in occasione della scedatura dei beni artistici della chiesa di san Bernardino, riemerse dagli ambienti di deposito per
essere restaurato.