A Paan e Aqua

A Paan e Aqua

A pane e acqua. Alimentazione ai limiti della sopravvivenza, presa in genere a simbolo di una punizione durissima. Può alludere al carcere come a un pessimo trattamento, di cui la privazione del nutrimento è l’immagine più immediata. In senso non punitivo, vale anche per indicare grandi ristrettezze economiche. L’alimentazione a pane ed acqua rientrava fra le varie forme di punizione carceraria applicate fino a tempi non troppo lontani.

Anche: tenere a pane e acqua; andare avanti a pane e acqua; vivere di pane e acqua; mettere a pane e acqua. Paan al paan, vèin al vèin! Pane al pane, vino al vino! Significa essere molto franchi e diretti; dire le cose apertamente senza lasciare possibilità di malintesi, anche a costo di essere brutali. L è al mé paan! È il mio pane! Essere espertissimi di un argomento specifico, che risulta essere molto familiare o gradito a una persona. Èeser un paan pèers. Essere un pane perso. Costituire un investimento sbagliato, come il denaro che si spende per comperare del pane che poi finisce per essere sprecato o buttato via. Si dice anche di una fatica o di un lavoro inutile, che richiede sforzi e spese e che poi non danno frutto o guadagno. Può essere inoltre riferito a una persona che delude la fiducia accordatale, a chi non ammette i propri errori, a chi si rivela ostinato, e in generale a persone con cui si reputa che non valga la pena di perdere tempo.

Èsser un pcòun èd paan. Essere un pezzo di pare. Riferito a persona mite, indulgente, di carattere malleabile.
Te m fèe caschèer al paan d in maan! Mi fai cadere il pane dalle mani. Scoraggiare, far perdere le speranze, l’interesse o la voglia di continuare. Riferito in particolare a una persona maldestra, o testarda, o sciocca, che agisce o si comporta in modo tale da far dubitare della possibilità di trarne qualcosa di buono, di correggerla, di insegnarle qualcosa e così via.
Guadagnèers al paan cun al sudóor dla fròunt. Lavorare per procurarsi il necessario per vivere. Si riferisce a una delle condanne pronunciate da Dio, quando cacciò Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre per punirli del peccato originale.
Tóor (cavèer) al paan d in bòcca. Togliere il pane di bocca. Sfruttare qualcuno in modo subdolo inducendolo a fare grandi sacrifici e rinunce fino a impoverirlo. I n gh àan gnaanch al paan. Mancare del pane; essere poverissimi, non avere nemmeno da mangiare.
Magnèer paan e sigòlla: mangiar pane e cipolle. Significa vere pochissime esigenze, oppure avere pochissimo denaro. Ciò fa sì che ci si accontenti del minimo indispensabile alla sopravvivenza. Essere molto poveri, non avere altro da mangiare che alimenti umili e di poco prezzo. Si usa il modo di dire anche indicare una scelta di vita che induce a rinunciare ai beni materiali piuttosto che a quelli spirituali considerati di maggior valore, spesso la libertà, l’indipendenza e simili.
Magnèer al paan a uff; mangiare il pane a ufo, a sbafo. Vivere alle spalle di qualcuno, farsi mantenere senza dar niente in cambio, senza lavorare. L’espressione deriva dalla locuzione latina ad usum fabricae (destinato a essere utilizzato nella fabbrica), abbreviato in AUF. L’espressione latina veniva usata per contrassegnare i beni esentati da ogni dazio, perché, ad esempio, destinati ad opere della Chiesa cattolica e l’espressione nacque nel periodo in cui si rifaceva la Basilica di San Pietro. perché i materiali occorrenti godevano di particolari franchigie. Magnapàan a tradimèint; mangiapane a tradimento. Significa vivere alle spalle altrui senza mostrare alcuna gratitudine.
Magnèer paan e velèin; mangiare pane e veleno. Essere infelici, perché rosi da risentimento, invidia, rancori e altre passioni negative che avvelenano l’esistenza. È fin troppo nota la battuta di Totò nel famoso film “Miseria e nobiltà” dove alla frase: “Qui si mangia pane e veleno!” – risponde con desolazione: “NO! Solo veleno! Solo veleno!”.
L à vindùu al siit pèr un pèes èd paan; ha venduto il podere per un tozzo di pane. A bassissimo prezzo, riferito in genere a un bene di grande valore che viene ceduto a poco da chi è spinto dal bisogno. Anche… cumprèer quèel pèr un un pèes èd paan. Al va vìa cóome al paan; si vende facilmente come il pane, detto di un articolo o di un bene molto richiesto. L è bòun cóome al paan; è buono come il pane si dice di persona molto buona.


Mauro D’Orazi
Esperto in Dialetto Carpigiano